Il Tribunale penale di Matera, lo scorso 15 dicembre, in accoglimento della difesa spiegata dallo Studio Salerno, ha archiviato il procedimento penale originato dalla querela-denuncia sporta da un dipendente comunale nei confronti dei propri colleghi a causa dei presunti reati di calunnia e diffamazione perpetrati mediante scritti difensivi e post pubblici.
Il Giudice per le indagini preliminari, investito della vicenda, ha respinto ogni accusa a carico delle indagate accertando l’insussistenza dei requisiti integranti la condotta criminosa atteso che la disparità di trattamento lamentata dai colleghi non è priva di fondamento e che, peraltro, i post pubblicati su Facebook non risultano riconducibili ad alcuna persona specifica quale soggetto passivo del reato così acclarando la piena legittimità dell’esercizio del diritto di difesa e dell’utilizzo discrezionale dei social media.